Omelie di Mons. Antonio Donghi

17 ottobre 2015

ALLA TUA LUCE VEDIAMO LA LUCE – NUOVO BLOG OMELIE DI DON ANTONIO

Filed under: j. Ottobre 2015, Omelie anno 2015 — papolino25 @ 11:52

Con grande gioia comunichiamo l’apertura di un sito rinnovato per le omelie di Don Antonio, le nuove omelie ed altri contenuti da adesso in poi saranno inseriti in questo nuovo sito, mentre queste pagine resteranno attive per contenere il materiale finora inserito.

Il sito per le omelie di Don Antonio è raggiungibile all’indirizzo :

http://omeliedonantonio.blogspot.it/

 

XXVII DOMENICA T.O. – ANNO B – 04 Ottobre 2015

Filed under: j. Ottobre 2015 — papolino25 @ 11:49

Letture: Gen 2,18-24 Eb 2,9-11 Mc 10,2-16

OMELIA

73-Guercino_sposalizioLa gioia d’essere discepoli del Signore ci porta ad acquisirne giorno per giorno la sapienza perché possiamo regalare ai fratelli quella esperienza evangelica che è fonte di rinnovata speranza. Davanti a questo grande ideale che pervade la vita di ciascuno di noi il discepolo si pone l’interrogativo circa le modalità per entrare coraggiosamente in questa sapienza e comunicare agli fratelli la verità del Vangelo.

Gesù, questa mattina, ci aiuta a scoprire il metodo attraverso il quale possiamo realizzare la nostra esistenza diventando profeti della novità di Dio. Il brano evangelico ci pone dinanzi tre passaggi che potremmo appunto definire il metodo per costruire evangelicamente la nostra vita:

il riferimento alla parola di Dio e alla divina rivelazione,

il superamento delle chiusure all’interno del cuore dell’uomo

per poter essere avvolti dalla coraggiosa e gioiosa tenerezza di Dio.

Coniugando questi tre passaggi il cristiano riscopre il metodo per costruire evangelicamente la propria vita.

Il primo elemento da tenere presente è riscoprire il senso della storia di Dio per la vita di ogni credente. Infatti si rivela importante porci la domanda: chi è il cristiano?  Quando ci poniamo questo interrogativo  – che è fondamentale per la nostra esistenza – ci accorgiamo che il cristiano è il Cristo vivente perché giustamente ci ha detto l’autore della lettera agli Ebrei che Cristo “con noi opera in noi” e quando l’uomo accoglie Gesù Cristo nucleo della sua vita in lui accoglie tutta la storia di Dio. (more…)

XXVI DOMENICA T.O. – ANNO B – 27 Settembre 2015

Filed under: i. Settembre 2015, Omelie anno 2015 — papolino25 @ 11:45

Letture: Num 11,25-29 Giac 5,1-6 Mc 9,38-43.45.47-48

OMELIA

giu032Il discepolo del Signore è chiamato, attraverso il continuo atteggiamento di ascolto dei fratelli, ad acquisire la sapienza del cuore. Il vero servizio fraterno è accogliere la mentalità di Gesù.

Ora questa acquisizione, che dovrebbe maturare giorno per giorno nella nostra vita, si riconverte nella vocazione ad essere dei profeti. È la bella affermazione con la quale si è conclusa la prima lettura: “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito” espressione, questa, che Gesù ha ritradotto nel Vangelo dicendo: “Chi non è contro di noi è per noi”.

La bellezza, all’interno della vita cristiana, è essere dei profeti. Ma cosa vuol dire essere profeti?

Il punto di partenza è la figura di Gesù: in che senso Gesù è stato “profeta”? E la risposta, che noi conosciamo molto bene, è che Gesù, vivendo continuamente in comunione con il Padre, è entrato nella storia degli uomini per indirizzarli sulla via del Padre.

Il profeta Gesù è la parola di Dio per l’uomo, perché l’uomo entri in comunione con Dio. (more…)

XXV DOMENICA T.O. – ANNO B – 20 Settembre 2015

Filed under: i. Settembre 2015, Omelie anno 2015 — papolino25 @ 11:41

Letture: Sap 2,12.17-20 Giac 3,16-4,3 Mc 9,30-37

OMELIA

B25-wDi fronte alle difficoltà della vita Gesù ci ha insegnato domenica che lo dobbiamo seguire rivivendo il suo mistero di morte e di risurrezione come il criterio che ci regala la libertà dello spirito. Di fronte a tale affermazione ci chiediamo quale sia l’anima che ha portato Gesù ha donare la sua vita così come il secondo annuncio della passione ci ha comunicato questa mattina. La risposta ce l’ha data il Maestro stesso quando ha dialogato con i suoi discepoli: il mistero della sua morte e resurrezione si coniuga con l’esperienza del servire.

Gesù ha donato la sua vita e di riflesso l’ha riavuta perché ha costruito la sua esistenza come un servire. Infatti cosa vuol dire la parola servire? Spesse volte, quando ascoltiamo questo termine, abbiamo l’idea del “darci da fare” e l’uomo che si dà troppo da fare riceve quel rimprovero che Gesù ha rivolto a Marta: “Marta, Marta tu ti agiti per tante cose.. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”. Il servizio evangelico non è “fare”, ma il servizio è incarnarsi, la vita di Gesù è stata tutta un servizio fino all’oblazione in croce perché ha usato la categoria dell’incarnarsi, del venire ad abitare in mezzo a noi.

Il vero servizio è spalancare la propria esistenza all’altro, cercando di cogliere quello che è il bene autentico dell’altro. Il servizio è lo stile di vita di Gesù che ha amato talmente l’uomo da diventare uomo assumendo tutte le dinamiche e le caratteristiche dell’umanità. Quando l’uomo si pone in stato di servizio spalanca la propria persona all’altro cercando di comprenderne il mistero e, di riflesso, di regalargli l’autenticità della vita.

Chi non sa ascoltare non sa mai servire perché il vero servizio è dell’uomo che senza pre-comprensioni dice all’altro:  abita nella mia vita, vieni ad alloggiare nella mia storia, semina nel mio cuore la tua esistenza! La verità del servizio è un cuore che lascia dimorare nella propria esistenza il fratello. A livello di metodo colui che si pone in stato di servizio non sa mai quale sia il vero bene dell’altro. (more…)

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