Letture: At 6,1-71Pt 2,4-9Gv 14,1-12
OMELIA
L’esperienza del Risorto ci dà il dono della gioia e ci fa fare l’esperienza dell’autentica libertà; l’uomo fondandosi su Cristo, la pietra viva, ritrova il gusto della vita e si ritrova nel progetto del Padre nei suoi confronti, ma qual è il senso della presenza di Gesù in mezzo a noi?
Gesù, dicendo che sarebbe tornato in mezzo a noi, ci ha detto che nel momento della sua resurrezione egli è più presente a noi di noi stessi. In quel “vado a prepararvi un posto” non c’è semplicemente una convinzione immediata che Gesù andando verso il Padre ci dica che noi siamo lassù con lui, ma ci dice una realtà più profonda: egli è in mezzo a noi e noi oggi siamo in lui.
È la bellezza della vera gioia e della vera libertà: dimorare in Gesù.
Questo dimorare di Gesù in noi ha un’unica meta: farci conoscere il Padre. Andiamo sempre alla finale del prologo del Vangelo di Giovanni dove si riassume tutto il senso del Vangelo: “Dio mai nessuno l’ha visto, il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui ce lo ha rivelato”.
E’ bello vivere in Gesù perché davanti al nostro sguardo si apre il senso della paternità di Dio. Usiamo un’immagine che potrebbe in questo stimolarci: immaginiamo la nostra vita su un’isoletta della Polinesia che è tutta circondata dal mare. Abitando in Cristo, vivendo nel suo mistero, spazziamo sull’azzurro infinito del cielo e del mare: la paternità di Dio. Vivendo intensamente questo rapporto con il Cristo ci dilatiamo negli infiniti orizzonti del Padre ma, come questa esperienza può diventare nostra, per cui tutta la nostra vita diventa desiderare il volto del Padre?
Cosa vuol dire la parola “padre”?
Quando utilizziamo la parola “padre” facilmente andiamo al linguaggio dei padri umani ma, quando si è nell’ordine della fede, i linguaggi che noi usiamo sono simbolici. Dicendo che Dio è padre diciamo una cosa molto profonda, diciamo “siamo il respiro di Dio”. La paternità è l’origine della vita e quindi, dicendo che Dio è padre, è affermare che siamo nell’origine della vita. Gesù, che è tutto con il Padre, ci insegna come possiamo effettivamente entrare in questo mistero della paternità di Dio. L’immagine che possiamo cogliere dalla vita e che ci può aiutare ci è detta anche dalle leggi psicologiche.
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