Omelie di Mons. Antonio Donghi

18 novembre 2013

SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI – 01 Novembre 2013

Filed under: k. Novembre 2013 — papolino25 @ 21:16

Letture: Ap 7,2-4. 9-14 1 Gv 3,1-3 Mt 5,1-12 a

OMELIA

ognissantil cristiano è chiamato ad assumere giorno per giorno i sentimenti del Maestro in modo da acquisirne la stessa mentalità. Il cristiano davanti a questo ideale, facilmente, può avvertire d’essere dinanzi ad un’esperienza troppo alta.

Chiunque prenda sul serio il mistero del Vangelo, facilmente, dice a Gesù: “questo discorso è molto duro!”.

Davanti a questo interrogativo la Chiesa, oggi, attraverso la festa di tutti i Santi, ci dà una stimolazione di speranza dicendoci che non siamo soli nell’imitare Cristo. È la meravigliosa visione che ci ha offerto l’Apocalisse e che deve imprimersi in modo profondo nel nostro spirito perché la bellezza d’ essere cristiani è di essere in vivente comunione con il mondo intero.

Quando ci poniamo il senso della vita cristiana sappiamo esattamente che abitiamo in Gesù Cristo e, Gesù Cristo, abita in noi.

La bellezza di essere discepoli è essere il sacramento vivente della persona di Gesù. È un’esperienza che risulta difficile perché, presi dal mondo del sensibile, non riusciamo a cogliere il mistero presente in ciascuno di noi.

Nel momento in cui avvertiamo questa grandiosa esperienza di Gesù che abita in noi si apre un orizzonte meraviglioso: in Cristo Gesù siamo in comunione con tutti gli uomini e tutti gli uomini sono in comunione con noi. È la bellezza dell’esperienza della fede: il cristiano in Gesù è comunione.

La visione dell’Apocalisse lo ha detto in modo molto chiaro: in quei 144.000 segnati c’è l’intera umanità.

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